fbpx

La zona di dis-comfort

Ti sei mai chiesta se la “famosa” zona di comfort è veramente un comfort per te ovvero una situazione in cui ti senti a tuo agio, grazie a degli schemi emozionali, mentali e anche comportamentali da cui scegli di non spostarti?

Oppure è piuttosto un dis-comfort ovvero un disagio perenne che fai finta di fartelo piacere appunto per l’abitudine di rimanerci, temendo qualcosa di peggio “là fuori”?

Molto spesso quando ci viene detto, o noi stessi riconosciamo, di vivere nella “comfort zone” (termine inglese diffuso per la prima volta anni fa) è come se ci sentissimo un po’ inconsapevoli, della serie “Non faccio questo” perché mi conviene rimanere al calduccio, al sicuro, senza lo stress del cambiamento.

E in effetti così sembra! Ma definire la zona con la parola comfort può ispirarci a rimanerci per non avere ulteriori preoccupazioni e ansie da prestazione. Poi alcuni fanno anche corsi su misura per imparare a uscire dalla zona di comfort. E magari riescono anche a uscirne. A volte con grazia e facilità. Altre volte con violenza.

In quest’ultimo caso l’apprendimento rimane violento. Aggiungiamo inoltre che uscire dalla zona di comfort è importante tanto quanto saper rimanere fuori dalla zona di comfort. Ma molto spesso le persone ne escono e poi ci rientrano.

Facciamo degli esempi: immaginiamo che una persona per uscire dalla propria zona di comfort intenda per es. di saper fare l’operatore olistico anziché solo esserlo. Ovvero saper anche farne un mestiere oltre che continuare a fare corsi di apprendimento o sedute solo ad amici e anche gratuitamente. Per questo tipo di persona la zona di comfort potrebbe essere continuare a fare l’allievo senza mettersi in gioco in un’attività che gli permetterebbe di sentirsi adulto, indipendente, autonomo.

Andando a fare uno scavo a questa persona si potrebbe trovare al livello subconscio una serie di paradigmi per cui è sbagliato guadagnare denaro attraverso un lavoro con le energie sottili, oppure che il vero lavoro significa sudare, stancarsi, avere uno stipendio fisso. E in questo caso si comincerebbe a esplorare anche il livello genetico, finché si potrebbe arrivare a un livello storico con esperienze di vite di streghe, stregoni o similari in cui, lavorando con le energie sottili, si è stati uccisi, bruciati, ecc.ecc. E poi al livello dell’anima si potrebbe anche trovare che l’anima ha scelto di fare questa esperienza sul pianeta Terra passando attraverso paradigmi del tipo “a tutti i costi” e quindi anche rinunciando a una relazione sana al livello materico con il denaro.

Questi naturalmente sono solo degli esempi, peraltro abbastanza comuni.

Da qui si evince in che tipo di zona di comfort la persona si trova. Sappiamo bene che, lavorando con il ThetaHealing, non solo aiutiamo la persona a uscire dalla propria zona di comfort,  ma addirittura a espandere la sua zona di comfort alle frequenze dell’Amore incondizionato, così da permetterle di vivere sperimentando veramente che cosa significa il comfort, secondo la visione, definizione, prospettiva del Creatore di Tutto ciò che E’.

Ottimo! Ma sai invece cosa potrebbe succedere se nominiamo subito alla persona la parola dis-comfort?

Se alla persona facciamo notare che la sua zona di comfort non è di comfort, ma di dis-comfort?

La persona riceve automaticamente la sensazione di essersi intrappolata in una situazione che le crea disagio, frustrazione, ribellione, odio, vittimismo, ecc.ecc. e a volte non serve neanche uno scavo per aiutarla a uscire per sempre da quella zona di dis-comfort!

Immagina che tu adesso hai individuato una situazione in cui ti sei intrappolata, per diversi motivi: per bloccarti, ostacolarti, frenarti in un processo evolutivo che tieni a distanza, a causa di alcuni paradigmi che porti con te!

Che cosa accadrebbe se io ti dicessi che sei in una zona di dis-comfort?

Ci rimarresti? Te la prenderesti con comodo? Faresti l’ennesimo corso per imparare altro? Faresti finta di non capirmi?

Oppure faresti del tutto per togliere dalla tua vita tutto quel dis-comfort che ti accompagna da anni, forse da sempre?

A me è successo che, quando il Creatore di Tutto ciò che E’ un giorno mi ha fatto notare che era un dis-comfort la situazione in cui mi ero adagiata, un cui trovavo un sacco di scuse per rimanerci, ne sono uscita istantaneamente, con gratitudine, ma ne sono uscita. Come ho fatto? Ho detto BASTA! Basta a quegli abusi emotivi e psicologici in cui mi ero incastrata per abitudine a più livelli. Poi naturalmente mi sono scavata e risolta, ma intanto ero già LIBERA ancor prima.

Il Discomfort è stato ed è un SAGGIO INSEGNANTE!

Grazie per aver letto queste righe.

Approfitto per chiedere anche a te se può piacerti riconoscere, ricordare, sapere, sentire che TU GIà SAI come/dove/quanto/quando vivere senza più cocreare DISCOMFORT nella tua Vita, grazie alle Frequenze dell’Amore Incondizionato in cui sai vivere sempre in totale sicurezza, gioia, grazia, facilità, naturalezza e libertà.

Che ne dici?

Nicoletta Ferroni

Comment 1

  1. Laura
    Luglio 10, 2022

    Si grazie

Write a comment

Questo sito utilizza i cookie, proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.