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Meditare alle Frequenze dell’Amore

Se cerchiamo il significato di Meditazione troviamo molto spesso l’espressione: tecnica che permette di raggiungere un certo stato di coscienza.

Etimologicamente il verbo “meditari” proviene dal latino e significa “curare” (mederi), ma anche dal greco che significa curarsi di qualche cosa, riflettere.

E ognuno ha la sua preferenza meditativa.

Per qualcuno è una forma di contemplazione; per altri una forma di immaginazione; per altri ancora un modo di fermare la mente.

Poi c’è chi ritiene che è la capacità di rallentare le nostre frequenze cerebrali dallo stato Beta, quando parliamo e siamo vigili, allo stato Alpha quando facciamo attività come yoga o altre similari,  fino ad arrivare  allo stato theta e anche delta, onde cerebrali entrambi sperimentabili durante il sonno, ma anche in alcune meditazioni

La meditazione porta di sicuro a entrare in noi stessi, per trovare il nostro “centro di gravità permanente” piuttosto che ricercare fuori quello che non troviamo dentro.

Tuttavia esistono tante modalità di meditazione antiche quanto la Vita sulla terra; tutte funzionali, ma nella mia visione, nessuna migliore di un’altra. Certamente la meditazione è un modo più o meno personalizzato per gestire la mente.

Ma cos’è la Mente?

La mente, benché sia considerata come l’insieme delle funzioni del cervello di cui si può aver coscienza, comprende anche le sensazioni, il pensiero, l’intuizione, la ragione, la memoria, la volontà.

A differenza della psiche, che include le dimensioni profonde dell’inconscio e la dimensione irrazionale degli istinti, la mente non prevede un’esplorazione verso ciò che è nascosto.

Piuttosto la mente procede con ragionamenti, intuizioni, deduzioni, ma senza attingere a ciò che è “fuori controllo”.

Si suol dire che la “mente” mente e il corpo no. Per esperienza potrei asserire che anche il corpo a volte può mentire, se non siamo in contatto con il nostro sentire, ovvero se non ascoltiamo, o se non vogliamo ascoltare, ciò che sentiamo nel corpo al livello emozionale.

Da qui si evince il motivo per cui nel test kinesiologico che usiamo nel ThetaHealing® possiamo più o meno volontariamente “alterare” la risposta muscolare.

Ma attraverso la meditazione in effetti non possiamo mentire alle percezioni spontanee che arrivano attraverso sensazioni corporee o attraverso lampi di genio improvvisi.

La meditazione permette questo: andare a “scavare” ciò che sfugge alla mente vigile. E questo è possibile attraverso il cambio di frequenza delle onde cerebrali, ovvero l’attività elettrica ritmica del tessuto nervoso nel sistema nervoso centrale.

DELTA: da 0,1 a 3,9 herz: nel sonno profondo

THETA: da 4 a 7,9 herz: stadi 1 e 2 del sonno NREM e sonno REM

ALFA: da 8 a 14 herz, nella veglia a occhi chiusi e poco prima di addormentarsi

BETA: da 14 a 30 herz, nello stato di veglia

GAMMA: da 30 a 42 herz, in stati di particolare tensione che però, alternate con onde theta in meditazioni particolari, permettono di attingere a informazioni che l’attività cerebrale in stato Beta non potrebbe mai raggiungere. E’ con queste onde che arriva il lampo di genio, di cui parlavo poc’anzi.

Attraverso la meditazione possiamo rallentare le nostre frequenze cerebrali in theta-delta e andare a recuperare informazioni al livello inconscio, come accade  quando dormiamo.

 E come facciamo a sapere in quale tipo di meditazione riusciamo a raggiungere lo stato theta-delta?

Esistono strumenti che possono misurare le onde cerebrali durante alcuni tipi di meditazione così da poter garantire la misurazione della frequenza precisa.

In tal modo la meditazione non sarà solo un modo per calmarsi e concentrarsi, ma anzitutto un’attività in cui sentire quanto siamo in grado di allenare le nostre onde cerebrali a sintonizzarsi su frequenze diverse da quelle a cui siamo abituati anche quando siamo svegli.

E questo è uno dei grandi poteri della mente a cui possiamo accedere grazie al nostro consapevole cambio di vibrazione.

Nel ThetaHealing®, allenandoci con la frequenza cerebrale Theta che si acquisisce durante la meditazione dei Sette piani d’esistenza, un thetahealer molto allenato riesce a mantenere le proprie onde in theta molto facilmente e non solo durante le sessioni di Thetahealing®.

E ciò permette di essere sempre sintonizzati sulle Frequenze dell’Amore incondizionato in cui il campo elettromagnetico del cuore vibra sempre e unicamente su frequenze di espansione della coscienza personale verso la coscienza cosmica.

Per rimanere aggiornato su questo e altri argomenti, puoi iscriverti al gruppo facebook: Thetafeeling Community:

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a presto

Nicoletta Ferroni

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